I've seen again this movie today and I keep considering it extremely fascinating. Believing that, potentially, there are infinite possibilities and it is our thought, our act of watching and our attention on one in particular of these possibilities that create the actual "reality" is something that gives me a kind of euphoria. It means I can change my actual reality and create for me the life I wish and want.
The idea is attractive yet my experience says how difficult it is to master negative thoughts, they are like wild horses that keep running around the same paths, making them deeper and deeper. It oftens seems impossible to be able to change our lives, the "objective" limits appear to be too many to be overcome; we often feel we are fools and deluded even when we just dare to imagine a different scenario for our existence. Sometimes not even our fantasy is brave enought to imagine something "outside the box".
Quantum physics proves that the responsability of what we call reality is on the observer (ourselves) who therefore is not a victim but the maker and creator of it's own reality.
It's a wonderful idea, it might set you free, give you hope and open you up for a change...at the same time it can be tough and scare us, if we honestly look at our lives and draw some conclusions.
Are we living the life we want to live, the one we have chosen in the sea of infinite possibilities? Or are we living the shadow puppet of a life someone else's chosen for us, a boring reproduction of those three or four types of life that our brain is able to conceive as possible for us?
Ho rivisto questo film oggi e continuo a trovarlo estremamente affascinante, guardarlo mi da' l'euforia del credere che, potenzialmente, ci sono infinite possibilitá, ed é il nostro pensiero, il nostro sguardo e l'attenzione su una di queste possibilitá in particolare a plasmare quella che é poi la realtá effettiva. E quindi posso cambiare la mia realtá e costruire per me la vita che voglio.
L'idea é attraente tuttavia la mia esperienza mi dice quanto in realtá sia difficile domare i nostri pensieri negativi che come cavalli selvaggi continuano a girare sempre sugli stessi sentieri, rendendoli profondi come burroni. Spesso sembra impossibile poter cambiare le nostre vite, sembrano troppi i limiti "oggettivi", gli ostacoli; ci sentiamo stupidi e illusi anche solo ad azzardarci ad immaginare uno scenario diverso per le nostre esistenze. A volte nemmeno la nostra fantasia si spinge ad immaginare fuori dai sentieri battuti.
La fisica quantistica evidenzia come la responsabilitá di ció che chiamiamo realtá sta su colui che osserva (noi stessi) che non é dunque una vittima quanto l'artefice della propria realtá.
Meravigliosa idea, che puó rendere liberi, dare speranza e aprire al cambiamento...e nello stesso tempo é spietata, puó far paura nel momento in cui guardiamo alle nostre vite e tiriamo le dovute conclusioni.
Viviamo la vita che vorremmo vivere, quella che abbiamo scelto nel mare delle infinite possibilitá? O viviamo il simulacro di una vita che qualcun'altro ha scelto per noi, l'ennesima noiosa riproduzione di quei tre quattro modelli di vita che il nostro cervello riesce a concepire come possibili per noi?